accoglie al suo interno esclusivamente tintori e tintrici che si avvalgano di materiale tintorio di origine naturale e mordenti autoprodotti o di comprovata sostenibilità;
che si siano formati/e con figure riconosciute, che abbiano studiato su testi autorevoli e che abbiano nel tempo fatto esperienza diretta della tecnica verificandola attraverso la propria ricerca personale. Accoglie al suo interno figure di vari ambiti, ed è un gruppo di approfondimento, formazione e divulgazione di contenuti inerenti al mondo delle colorazioni tessili vegetali.
seguendo il metodo della sinergia creativa, contrapponendo la cooperazione alla competizione capitalistica; crede che la creatività nasca laddove sussistono libertà, condivisione e contaminazione reciproca. Coloro che sfruttano tale presupposto per il mero vantaggio personale si escludono da sé dal percorso di crescita collettiva.
ma un ambiente dove sono imprigionati coloro che fanno fatica, per cui la cura del benessere psicologico e l'educazione emozionale diventano presupposti prioritari dell'esserci. In un mondo frenetico non c'è tempo per le emozioni, a meno che esse non generino profitto. Ma esistono aspetti dell'umano che non si possono monetizzare. Agendo come artisti, artigiani e attivisti promuoviamo incontri e workshop di libero scambio creativo per bambini, giovani, persone socialmente svantaggiate o disabili; perché crediamo che arte ed artigianato, con il loro il potere taumaturgico e sociale, possano aiutare a processare emozioni sia individuali che collettive favorendo il ripristino della solidarietà sociale e con essa la salute delle comunità.
del pacifismo Gandhiano, rinnegando ogni forma di violenza ed aggressione e vedendo nei dualismi dicotomici uno strumento limitato ed egoriferito: l'incontro del diverso permette la misura della propria mentalità e la ginnastica necessaria all'evoluzione umana; il Collettivo è composto principalmente da donne, che leggono il femminismo come un movimento inclusivo e costruttivo di emancipazione culturale e sociale di tutta la popolazione, e rintracciano nelle forme pensiero aprioristiche, negli antagonismi e nelle discriminazioni il primo fattore disgregante, repressivo ed aggressivo da cui emanciparsi, poiché le mentalità disfunzionali ledono in modo sistemico; Tintura Madre crede che l'opposizione non sia di per sé uno stato problematico ma uno stimolo a vedere la pressione generata dal conflitto come la misura del potenziale inespresso delle parti. Tintura Madre è composta da persone in cammino che nella condivisione ed il confronto trovano uno strumento funzionale alla propria crescita.