1.

Tintura Madre è un Collettivo con una coscienza sociale, ambientale e politica;

accoglie al suo interno esclusivamente tintori e tintrici che si avvalgano di materiale tintorio di origine naturale e mordenti autoprodotti o di comprovata sostenibilità;

che si siano formati/e con figure riconosciute, che abbiano studiato su testi autorevoli e che abbiano nel tempo fatto esperienza diretta della tecnica verificandola attraverso la propria ricerca personale. Accoglie al suo interno figure di vari ambiti, ed è un gruppo di approfondimento, formazione e divulgazione di contenuti inerenti al mondo delle colorazioni tessili vegetali.

2.

Il Collettivo persegue in primis il beneficio collettivo

seguendo il metodo della sinergia creativa, contrapponendo la cooperazione alla competizione capitalistica; crede che la creatività nasca laddove sussistono libertà, condivisione e contaminazione reciproca. Coloro che sfruttano tale presupposto per il mero vantaggio personale si escludono da sé dal percorso di crescita collettiva.

3.

La Tintura è un'arte antichissima che abbraccia diverse discipline,

quali la botanica, la chimica, la storia del costume, l'erboristeria, l'antropologia e l'ecologia.

Tintura Madre colleziona testi, articoli e ricerche di varia natura per integrarli tra loro, promuovendo un approccio multidisciplinare allo studio, che sia allo stesso tempo teorico ed empirico, legato alle tradizioni e scientifico.

4.

Per il Collettivo la tutela del territorio passa anche per la conoscenza della sua ricchezza botanica;

Vogliamo entrare in rapporti virtuosi con altre associazioni, università, gruppi, studiosi e ricercatori, parchi e orti botanici al fine di promuovere attraverso l'estrazione dei colori vegetali una conoscenza pratica delle specie locali, e così facendo divulgare il concetto che l'umano dev’essere custode e non depauperatore del territorio in cui vive.

5.

Identifichiamo nel pensiero artigianale nella sua forma più pura un valore guida

per calibrare le nostre azioni ed il disegno di ciò che sarà. Il pensiero artigianale nella sua forma sublimata, a qualunque arte o mestiere si applichi, è per noi la massima espressione della creatività e della responsabilità, in quanto mette al centro il rispetto della proprietà intellettuale e ripudia ogni forma di appropriazione culturale.

6.

Crediamo nel concetto ecologico scientificamente condiviso che sia impensabile una crescita infinita in un mondo fisicamente finito.

Per Tintura Madre l'attività imprenditoriale è tale solo se genera valore territoriale, sociale e culturale attraverso una gestione che integri valori oltre al mero interesse economico. Il depauperamento dei popoli e del territorio non è più ammissibile. Le uniche aziende lecite sono quelle che rispettano suddetti valori agendo per custodire il luogo e la natura che le ospita.

7.

Condanniamo il green washing,

ma da attivisti riconosciamo che il senso di rabbia e frustrazione che genera in noi, ci ha portato a dare vita a questo collettivo. Per greenwashing intendiamo l'uso strumentale che si fa a vantaggio economico e personale della ormai logora parola sostenibilità. Questo vale per aziende di tutte le dimensioni, politici e influencer di ogni sorta. Per noi la sostenibilità è un argomento complesso, multifattoriale da contestualizzare costantemente; essa è un percorso pratico sempre perfettibile, costellato di difficoltà, da mantenere vivo con l'esercizio e il confronto, in un'attitudine umile, coraggiosa e responsabile.

8.

Partendo dal principio fisico che in natura nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma,

riteniamo che parlare di "produttori" e di "consumatori" porti ad una visione inefficace se non controproducente dell'attuale crisi climatica: il "produttore" ha un dovere etico di salvaguardia ambientale e sociale nella scelta della materia prima e nella sua lavorazione; il "consumatore", non è un mero utente, ma ha un ruolo da protagonista nella filiera, e con le sue scelte si impegna attivamente nella ricerca, nell'educazione e nella cura dei beni che utilizza. Entrambi sono "trasformatori" a diversi stadi: il materiale, che già esisteva sebbene in forma diversa, dopo essere passato dalle loro mani continuerà ad esistere. I beni non si creano dal nulla e non spariscono, essi mutano forma, ognuno di noi è quindi responsabile di ciò che accade ed accadrà loro fino al corretto smaltimento. Ragionare a tutti i livelli in termini di upcycling, cioè di "materia prima post-consumo", permette di valorizzare ciò che ora è considerato uno scarto, e gestire la sostenibilità del processo di vita delle cose, dalla loro "origine" alla loro "fine", è di fatto occuparsi dell'emergenza climatica.
In questo orizzonte è primario che autorità competenti, produttori, tecnici e in ultima battuta cittadini, siano autori ed attori di un nuovo disegno di politica ambientale.

9.

Ci opponiamo al modello capitalista e consumista

avvalendoci solo di produzioni artigianali etiche. In quanto piccoli imprenditori reperiamo risorse al livello locale, stimolando economie circolari alternative al modello usa e getta. Ciò attraverso la diffusione di tecniche di tintura che includano materiali post consumo quali potature, fiori recisi per allestimenti, scarti alimentari, residui di lavorazione di segherie, fabbri e molto altro. Tali risorse sono reperibili solo attraverso l'incontro con le aziende del proprio territorio e la divulgazione di una mentalità volta al riciclo. Prima che qualcosa venga considerato un rifiuto bisogna averne ottimizzato l'utilizzo, ragionando solo in ultima battuta sul suo corretto smaltimento. Rintracciamo nella bellezza e nella qualità i due criteri intrinseci fondamentali per favorire la filosofia dell'uso e non dell'abuso.

10.

Tintura Madre si schiera a difesa dell'arte tintoria e dei tintori

che troppo spesso incontrano mille ostacoli sul proprio percorso, dovendo scendere a compromessi. A questo scopo è necessario che il tintore per rendere sostenibile la propria attività applichi un prezzo equo ai suoi manufatti . Siamo consapevoli della difficoltà dei piccoli creativi, a questo scopo ci adoperiamo a stimolare le autorità a trovare soluzioni per tenere vivo il lavoro artigianale, e al contempo, come collettivo, agiamo in uno spirito corporativo, secondo cui la moltitudine difende il singolo attraverso la disciplina dei prezzi di vendita e del costo orario della manodopera, applicando dove possibile un listino unificato. Ciò per evitare da un lato le spiacevoli dinamiche della concorrenza sleale e dall'altro agevolare il percorso dei lavoratori autonomi, custodi di questa tradizione, e che faticano a dare il giusto prezzo alla propria arte.

11.

Vogliamo dare supporto alle periferie, intendendo per periferia non solo un luogo fisico

ma un ambiente dove sono imprigionati coloro che fanno fatica, per cui la cura del benessere psicologico e l'educazione emozionale diventano presupposti prioritari dell'esserci. In un mondo frenetico non c'è tempo per le emozioni, a meno che esse non generino profitto. Ma esistono aspetti dell'umano che non si possono monetizzare. Agendo come artisti, artigiani e attivisti promuoviamo incontri e workshop di libero scambio creativo per bambini, giovani, persone socialmente svantaggiate o disabili; perché crediamo che arte ed artigianato, con il loro il potere taumaturgico e sociale, possano aiutare a processare emozioni sia individuali che collettive favorendo il ripristino della solidarietà sociale e con essa la salute delle comunità.

12.

Tintura Madre fa propri i valori

del pacifismo Gandhiano, rinnegando ogni forma di violenza ed aggressione e vedendo nei dualismi dicotomici uno strumento limitato ed egoriferito: l'incontro del diverso permette la misura della propria mentalità e la ginnastica necessaria all'evoluzione umana; il Collettivo è composto principalmente da donne, che leggono il femminismo come un movimento inclusivo e costruttivo di emancipazione culturale e sociale di tutta la popolazione, e rintracciano nelle forme pensiero aprioristiche, negli antagonismi e nelle discriminazioni il primo fattore disgregante, repressivo ed aggressivo da cui emanciparsi, poiché le mentalità disfunzionali ledono in modo sistemico; Tintura Madre crede che l'opposizione non sia di per sé uno stato problematico ma uno stimolo a vedere la pressione generata dal conflitto come la misura del potenziale inespresso delle parti. Tintura Madre è composta da persone in cammino che nella condivisione ed il confronto trovano uno strumento funzionale alla propria crescita.

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